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ARCHITECTURE LAB

L'Architettura Milanese

Un Viaggio Attraverso Stili, Epoche e Innovazioni

L'architettura di Milano rappresenta un viaggio affascinante attraverso secoli di storia, arte e innovazione, racchiudendo in sé la capacità di fondere passato e presente in un modo unico. Capitale economica e culturale d'Italia, Milano è stata teatro di trasformazioni architettoniche che spaziano dall'epoca romana fino al XXI secolo. Ogni epoca ha lasciato un segno indelebile nel tessuto urbano, dando vita a una città che racconta se stessa attraverso i suoi edifici, i suoi monumenti e i suoi quartieri. Questo articolo si propone di esplorare le diverse fasi dell'architettura milanese, dai grandi monumenti medievali ai moderni grattacieli, dalle influenze neoclassiche all'avanguardia del design contemporaneo.

1. Le Radici Antiche di Milano: Da Mediolanum all'Alto Medioevo

L'architettura di Milano affonda le sue radici nell'epoca romana, quando la città era conosciuta come Mediolanum. Sebbene molti edifici antichi siano andati perduti nel corso dei secoli, alcuni resti significativi offrono una testimonianza del ruolo strategico e commerciale di Milano durante l'Impero Romano. Tra questi spicca l'Anfiteatro Romano, di cui oggi rimangono frammenti nei pressi dell'attuale parco archeologico.

Un altro esempio di architettura romana è la Basilica di San Lorenzo, originariamente edificata nel IV secolo d.C. Questo edificio, anche se più volte ristrutturato, conserva elementi di architettura tardo-antica, con le sue colonne e la pianta centrale che richiamano le basiliche romane. La vicina colonna di San Lorenzo è una delle poche testimonianze dell'antica Mediolanum.

Durante il Medioevo, Milano divenne un centro religioso e politico di primaria importanza, e la città vide la costruzione di importanti edifici sacri, come la Basilica di Sant'Ambrogio, uno degli esempi più significativi di architettura romanica in Italia. Edificata tra l'VIII e il XII secolo, la basilica si distingue per la sua facciata austera e le sue due torri campanarie. L'interno, con i suoi archi a tutto sesto e le colonne, crea un'atmosfera di sobrietà e sacralità tipica dell'architettura medievale lombarda.

2. Il Gotico e il Rinascimento: Il Duomo e l'Influenza Viscontea e Sforzesca

Con l'avvento dei Visconti e successivamente degli Sforza, Milano attraversò un periodo di grande fermento artistico e architettonico. Questo fu segnato dalla costruzione di uno dei simboli più iconici della città: il Duomo di Milano. La cattedrale, dedicata a Santa Maria Nascente, è uno dei più grandi esempi di architettura gotica in Europa. La costruzione del Duomo iniziò nel 1386 sotto Gian Galeazzo Visconti, ma fu completata solo nel XIX secolo, sotto il dominio austriaco e napoleonico. Il Duomo è noto per le sue guglie e le sue decorazioni in marmo di Candoglia, che creano un effetto visivo di leggerezza e verticalità. L'interno, con le sue immense colonne e le vetrate istoriate, è altrettanto imponente.

Il Rinascimento milanese vide emergere nuove forme architettoniche grazie all'influenza di artisti come Leonardo da Vinci e Bramante. L'Ospedale Maggiore, commissionato da Francesco Sforza nel 1456, è un esempio di come l'architettura rinascimentale milanese sapesse coniugare funzionalità e bellezza estetica. Il progetto, attribuito a Filarete, presenta un'organizzazione spaziale che rispondeva alle esigenze sanitarie dell'epoca, mentre le decorazioni in cotto e gli eleganti archi mostrano l'influenza del classicismo.

Un altro capolavoro del Rinascimento è Santa Maria delle Grazie, famosa per ospitare il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Il progetto della tribuna, attribuito a Bramante, rappresenta uno degli esempi più puri di architettura rinascimentale a Milano, con la sua armoniosa combinazione di forme geometriche e la perfetta simmetria tra spazi e volumi.

3. Il Barocco e il Neoclassicismo: La Trasformazione Urbana di Milano

Nel XVII e XVIII secolo, l'architettura milanese subì una trasformazione significativa sotto l'influenza dello stile barocco. Questo periodo vide la costruzione di numerosi palazzi nobiliari e chiese che riflettevano la nuova ricchezza e il potere dell'aristocrazia milanese. Un esempio di architettura barocca è la Chiesa di San Giuseppe, completata nel 1607, caratterizzata da una facciata riccamente decorata e interni ornati da affreschi e stucchi.

Tuttavia, fu nel XVIII secolo che Milano divenne uno dei centri principali del neoclassicismo italiano. Sotto il dominio austriaco, la città venne abbellita da numerosi edifici pubblici e privati che riflettevano i canoni di equilibrio, simmetria e monumentalità tipici del neoclassicismo. L'Arco della Pace, iniziato nel 1807 per celebrare le vittorie di Napoleone e completato durante il Regno Lombardo-Veneto, è uno degli esempi più emblematici di questo stile a Milano. Progettato dall'architetto Luigi Cagnola, l'Arco presenta colonne corinzie e un complesso apparato scultoreo che celebra la pace e la vittoria.

Altro esempio di architettura neoclassica è il Teatro alla Scala, inaugurato nel 1778 su progetto di Giuseppe Piermarini. Questo celebre teatro lirico rappresenta una fusione tra funzionalità acustica ed estetica neoclassica. La sua sobria facciata nasconde interni sontuosi, con palchi ornati da dorature e velluti, creando un contrasto che riflette l'eleganza e la riservatezza del gusto milanese dell'epoca.

4. Il XIX Secolo e il Liberty: Milano e l'Industrializzazione

Con l'avvento dell'industrializzazione e la crescita economica della seconda metà del XIX secolo, Milano vide un'espansione significativa del suo tessuto urbano. In questo periodo si svilupparono nuovi quartieri residenziali, infrastrutture ferroviarie e grandi magazzini che rispondevano alle nuove esigenze della borghesia e del proletariato urbano.

Uno degli edifici più significativi di questo periodo è la Stazione Centrale di Milano, inaugurata nel 1931 e progettata da Ulisse Stacchini. Questo imponente edificio, uno dei più grandi esempi di architettura monumentale italiana, combina elementi del neoclassicismo e del liberty, con decorazioni elaborate e un'impressionante volta a botte che copre la grande hall.

Lo stile Liberty (equivalente italiano dell'Art Nouveau) ebbe una breve ma intensa stagione a Milano, lasciando numerosi esempi di architettura residenziale. Tra questi spicca il Palazzo Castiglioni, progettato da Giuseppe Sommaruga nel 1903. Questo edificio, con la sua facciata decorata da sculture e motivi floreali, rappresenta uno degli esempi più affascinanti di architettura liberty in città. Altro esempio rilevante è la Casa Galimberti, opera di Giovanni Battista Bossi, caratterizzata da una facciata riccamente decorata con piastrelle colorate e ferro battuto.

5. Il Razionalismo e il Dopoguerra: L'Architettura Moderna

Nel periodo tra le due guerre mondiali, Milano divenne un importante laboratorio per l'architettura moderna e il razionalismo. Questo movimento, influenzato dalle teorie di Le Corbusier e dal Bauhaus, trovò in architetti come Giuseppe Terragni e Piero Portaluppi alcuni dei suoi più importanti esponenti. Il Palazzo dell'Arte di Giovanni Muzio, costruito per ospitare la Triennale di Milano nel 1933, è un esempio di architettura razionalista, con linee semplici e volumi geometrici che riflettono i principi funzionalisti.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Milano fu teatro di una ricostruzione rapida e intensa. Questo periodo vide la costruzione di nuovi quartieri residenziali e commerciali, nonché l'espansione della città verso la periferia. Tra gli edifici più rappresentativi del dopoguerra vi è la Torre Velasca, costruita nel 1958 dal gruppo BBPR. Questo grattacielo, con la sua forma a fungo, è un'interpretazione modernista dei tradizionali torrioni medievali lombardi, fondendo tradizione e innovazione in modo audace.